Il farro di cocco è una pianta erbacea, il suo nome scientifico è Triticum Dicoccum, appartiene alla famiglia delle graminacee e lo si può trovare in commercio in due tipologie: il primo, quello decorticato, è quello integrale ed ha bisogno di qualche ora in ammollo prima di essere sottoposto ad una lunga cottura. Il secondo è quello perlato dove il farro viene quasi completamente privato del rivestimento esterno in modo da evitare l’ammollo accorciando così i tempi di cottura. L’aspetto della pianta del farro è molto simile a quella del grano e la sua coltivazione risale ad oltre 5.000 anni fa; questo tipo di grano è coltivato ormai in tutto il mondo ed uno dei suoi punti di forza è il guscio esterno molto duro. Infatti questo rappresenta una valida protezione per il farro che viene così preservato dall’attacco dei parassiti, dalle sostanze chimiche e malattie varie. Il farro ha avuto un notevole successo fin dai tempi antichi in quanto è una pianta che cresce bene in terreni poveri di sostanze nutrienti e allo stesso tempo è molto resistente al freddo. Con la scoperta di altri cereali la sua coltivazione venne poi quasi abbandonata in quanto le resa non era molto elevata e anche la raccolta era resa molto difficoltosa dal fatto che i chicchi, man mano che maturavano, tendevano a cadere al suolo. Il farro costituiva l’alimento base nella dieta dei soldati romani, famosi per la loro forza e resistenza. Si trova menzione del farro addirittura nella Bibbia, nel libro di Ezechiele, a testimonianza delle sue antiche origini che paiono risalire alla Palestina da dove poi si è diffuso in Egitto; infatti il farro è stato ritrovato in alcune tombe egizie. Il farro contiene un aminoacido essenziale denominato metionina che è assente in tutti gli altri tipi di cereali. Con la farina di farro è possibile ottenere un ottimo pane dal sapore simile a quello del classico pane bianco ma molto più aromatico. Il farro si conserva bene se tenuto al riparo dall’umidità, possibilmente in un contenitore chiuso. In passato veniva utilizzato come merce di scambio ed era utilizzato nel rito matrimoniale romano, dove la sposa offriva al marito del pane fatto con la farina di farro e che veniva in seguito consumato insieme. Il farro è composto per circa il 10 % da acqua, proteine al 15%, carboidrati 67%, fibre alimentari solubili e non, minerali, amido e aminoacidi vari; tra i minerali rileviamo la presenza di potassio, ferro, calcio, sodio e fosforo. Per quanto riguarda gli aminoacidi i più importanti presenti nel farro sono: arginina, leucina, lisina, alanina, acido aspartico e triptofano. Il farro è stato per moltissimo tempo il cereale predominante nell’alimentazione delle popolazioni latine e uno dei suoi punti di forza è l’alto contenuto di proteine che lo caratterizza. Per chi non lo sapesse si consiglia sempre di utilizzare il farro decorticato in quanto l’operazione della perlatura elimina una grande quantità di fibre con il vantaggio di abbassare i tempi di cottura.
PROPRIETÀ E BENEFICI DEL FARRO
Grazie all’alta solubilità in acqua il farro consente al nostro organismo di assorbire più facilmente le sostanze nutritive in esso contenute; inoltre il farro contiene dei carboidrati dalle particolari proprietà in grado di favorire la coagulazione del sangue e di stimolare allo stesso tempo il nostro sistema immunitario. Grazie all’alto contenuto di proteine il farro è in grado di dare una sensazione di sazietà subito dopo il suo consumo ed è così indicato per quelle persone che hanno problemi di linea. Il farro contiene una maggior percentuale di proteine rispetto al grano che sono oltretutto più digeribili; non solo, il farro contiene molte sostanze anallergiche e molte persone che non possono tollerare il grano a causa di problemi allergici possono tranquillamente sostituirlo con il farro.
LA COLTIVAZIONE DEL FARRO
La pianta del farro può raggiungere i 130 cm, presenta una grande spiga contenente chicchi ovali; cresce senza particolari difficoltà su terreni poveri di sostanze nutritive ad un’altezza che va dai 200 ai 1000 metri sul livello del mare. Il farro si semina nel periodo autunnale e si raccoglie in estate con le stesse macchine utilizzate per la raccolta del grano. La pianta del farro è robusta e non necessita quindi ne di fertilizzanti ne di diserbanti, anche l’impiego di concimi è superfluo per questo si presta benissimo ad essere coltivato in aziende che operano in regime di agricoltura biologica.
FARRO E CALORIE
Nonostante abbia ottime proprietà nutrizionali il farro è il cereale con il minor apporto calorico in assoluto: ogni 100 grammi di parte edibile si hanno 335 calorie rese.